Poiché la natura, salvo rare eccezioni, è stupidamente avvelenata, cementificata, violentata e distrutta da individui di un egoismo mostruoso, privi d'ogni scrupolo morale e di qualsiasi forma d’educazione civica, e constatata la situazione e l’andazzo che sembrano ancora stabili e non suscettibili di miglioramenti o mutamenti, mi sono deciso a fondare, a mia cura e mie spese, il Museo Naturalistico che porta il mio nome. Per imparare sempre di più ho visitato numerosi musei scientifici, acquari ed orti botanici sia in Italia sia all’estero. Ho chiesto come, e da chi saperne di più sulla creazione ed organizzazione di un museo, ma con scarso successo. Finalmente mi sono iscritto all’Associazione Nazionale Musei Scientifici. Questa associazione, nel 1990, mi ha consentito di partecipare al corso d'aggiornamento “Didattica museale per i Musei Scientifici” tenutosi in Ferrara. E’ stata dura a cinquanta anni tornare sui banchi di scuola, ma ne valeva la pena. Ho imparato tante cose e ho maturato l’idea di realizzare un Museo Naturalistico con autofinanziamento, svincolato dalle pastoie burocratiche. Alcuni mesi d'intenso lavoro, per l’allestimento, poi, alla fine di luglio 1991 ho aperto al pubblico un piccolo museo privato.
Esattamente il primo nucleo della sezione marina, con oltre 1.000 tra le più belle conchiglie del mondo ed altri 130 esseri marini. Il nome da dare al mio museo mi ha fatto pensare molto. I nomi dei grandi naturalisti del passato m’intimidivano, scegliere il nome di uno di loro per la mia piccola creatura mi sembrava un atto di superbia e presunzione. Alla fine, stimolato anche dai familiari e dagli amici, ho deciso di dare il mio nome al mio museo, un semplice Libero Gatti. Certo, se mi fossi chiamato Mario Rossi non lo avrei fatto. Il mio nome evoca libertà, anche dalle pastoie burocratiche, animali ed essendo io vivo anche un Museo vivente. Allora, sì... Museo Naturalistico “Libero Gatti”! Avevo previsto un massimo di 1.000 visitatori in un anno d'apertura, invece nei primi 30 giorni ne erano entrati 4.650. Il grande afflusso di pubblico ha reso necessari alcuni periodi di chiusura per continui miglioramenti ed ampliamenti. Con i pochissimi soldi dei miei risparmi, tanta fatica, sacrifici, immaginazione e molta fantasia, gradualmente dai 30 mq iniziali si è arrivati agli attuali 400, inoltre ci sono i terrazzi d’osservazione del giardino orto botanico. Il Museo in 365 giorni ha avuto 32.723 visitatori ed un massimo di 343 in un giorno di luglio! Nonostante le promesse, al 22 giugno 2010, non è arrivata una lira e neanche un euro di denaro pubblico!