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Arcipelago Tuamotu - Polinesia Francese - Oceano Pacifico

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Martedì 21 luglio 2009
terzo giorno - Papeete.

     Sveglia alle 03,00 per canto di galli e cani abbaianti, resto nel dormiveglia sino alle 05,30 una doccia fredda perché ancora non c’è acqua calda, preparo la borsa con quello che servirà per l’appuntamento alla Direction de l’Environnement. Una prima colazione veloce e alle 08,00 arriva puntuale Claude, carichiamo sulla sua auto un borsone sub con 9 cartoni pieni di conchiglie e partiamo. Nell’ufficio saluti e strette di mano con i funzionari e bacetti con le donne.
    Attesa di Miri , la Direttrice della Riserva Biosfera di Fakarava. Appena arriva subito e improvvisamente Miri organizza una riunione non programmata con il suo Capo servizio, il Sindaco di Fakarava, Claude, io, ed anche una giovane segretaria che stenografa tutta la riunione. Volevo documentare anch’io la riunione ma mi è impossibile scattare foto o fare video perché devo presentare tutto il lavoro!
Consegno le conchiglie classificate e cartellinate finora, si tratta di circa 200 specie per un totale di oltre 1000 esemplari. Durante la riunione tutti mi fanno molte domande e alla fine sono tutti soddisfatti. Parliamo a lungo dei Pupuniau, ma continueremo il discorso domani. Pupuniau questo nome significa conchiglia di Niau, sono delle piccole lumachine di terra della dimensione massima di 8mm, sono raccolte per utilizzarle nella confezione di collier.
    Proseguiamo la riunione concordando i particolari operativi per lo svolgimento di questa seconda parte della ricerca che si svolgerà negli atolli di Fakarava e Niau. Parliamo della conferenza stampa, dicono che è meglio farla a fine settembre dopo la consegna del rapporto finale. Il sindaco di Fakarava dice che deve informarsi e che farà di tutto per organizzare il mio soggiorno negli atolli, non può come comune pagare i miei transfert nei vari atolli, suggerisce di rientrare a Papeete e il giorno dopo volare per un altro atollo, dice anche che posso utilizzare le case della biosfera sia per laboratorio sia per dormire.
    Per il piccolo atollo di Taiaro si rinvia al prossimo anno con una spedizione scientifica pluridisciplinare. Taiaro è un piccolo atollo speciale, perché ha una laguna chiusa senza pass con l’oceano, di conseguenza l’acqua e ipersalina cioè più salata rispetto alla’acqua dell’oceano, con sviluppo di specie endemiche. Taiaro è stato il primo atollo ad essere dichiarato riserva, in seguito la riserva è stata estesa agli altri sei atolli del comune di Fakarava ed ha ottenuto la denominazione Riserva Biosfera dell’ONU.
    Durante la riunione ottengo ampi consensi e complimenti. Faccio vedere la presentazione di Fakarava in francese e riscuoto altri complimenti, mi chiedono una copia che passo subito su una pen. Appuntamento a domani per definire le altre cose. Claude mi accompagna nel suo ufficio e al piano di sopra andiamo a parlare con un funzionario per avere informazioni sulla carta di soggiorno temporaneo che devo ottenere per poter stare più di tre mesi, il periodo massimo concesso per il soggiorno ai turisti. Ci vogliono molti documenti che sarà difficile avere in pochi giorni, in ogni caso il permesso di soggiorno arriverebbe dopo uno o due mesi. Alle 12,30 Claude mi riaccompagna in auto sino alla pensione. Deposito in camera il borsone sub vuoto e la borsa con il computer. Esco e vado in un negozio cinese brutto piccolo e basso in una catapecchia cadente, il tipico e vecchio negozio cinese degli anni “60”, dove si vende un poco di tutto. Il commercio polinesiano è quasi tutto in mano di cinesi, anche gli attuali supermercati e ipermercati modernissimi.
    In questo negozio vendono di tutto ed io acquisto un piatto caldo e pronto di riso, spaghettoni semitrasparenti, verdure varie, gamberetti e pancetta, compro anche un sacchetto di mapè (specie di castagna locale) arrostite, pago solo 995 CFP = 8,34 euro. Rientro in pensione e mangio a sazietà. Salgo in camera e scrivo appunti al computer per il diario di bordo. Continuo a scrivere, anche se mi viene sonno, devo assolutamente vincere la differenza del fuso orario. Scendo alla ricezione e prenoto la cena che mi serviranno alle 19,00. Continuo a scrivere appunti per il diario di bordo.     Il sole cala sull’orizzonte ed i colori delle montagne cambiano ogni minuto, da est arriva un vento teso che fa stormire le foglie degli alberi e delle poche palme in mezzo alle case, ci sono dei nuvoloni neri che scaricano pioggia sulle montagne, i galli cantano a tutto spiano, le montagne e le nuvole si colorano di giallo e subito dopo di arancione per passare al grigio della sera: Sono le 17,45 ed è quasi buio, arriva un breve scroscio di pioggia che tamburellando sul tetto mi aiuta e rimanere sveglio, la pioggia si trasforma in un diluvio torrenziale ma dura solo pochi minuti.
    Sul computer sistemo la posta in uscita e vedo che c’è una rete Wi Fi disponibile purtroppo protetta, dopo pochi minuti scompare. Scendo per la cena, ma devo aspettare per mezz’ora, mi servono un piatto con riso e chao men di pollo, molto gustoso anche se il riso è scotto, poi c’è un gran bicchiere basso pieno di macedonia in scatola. Mi viene sonno, ma io cerco di restare sveglio, poi rischio di addormentarmi in piedi e vado a dormire alle 20,30.
Libero Gatti