1 gennaio 2009
trentesimo giorno – Fakarava.

     Sveglia alle 8,00. Mi vesto con pantaloni e camicia lunga, calze e scarpe, non ho a portata di mano l’antizanzare perché lo ho dimenticato nello zainetto giallo, vado a fare la prima colazione e trovo gli altri tre ricercatori già svegli mentre stanno mangiando. Ritorno nella mia camera e scrivo appunti per il diario di bordo mentre i ricercatori effettuano una ricerca in apnea nella laguna e trovano una bella e grande conchiglia di Lambis truncata.
     Ritornano alla pensione ed una ricercatrice vuole andare a messa, gli altri due la seguiranno per vedere e curiosare. Appena rientrano iniziamo a visionare le circa mille foto fatte dai tre ricercatori, ne selezioniamo 17, ma dobbiamo interrompere per il pranzo che ci viene servito sul pontile, una ottima idea perché in casa c’è troppo caldo. Mangiamo con intorno laguna quasi a 360° e con un delizioso venticello, insalata di penne con una salsina bianca e molti ingredienti dal surimi al salame al pesce, capperi, ecc., c’è anche un barattolo di un ottimo paté di fegato d’anatra. Finito il pranzo ci spostiamo nella casa per continuare a lavorare ma il caldo è eccessivo, decido che è meglio ritornare sul pontile. Inizio a lavorare e appena ritornano i ricercatori passo loro il computer e mi sdraio su un lettino, faccio dei magnifici sonnellini, mentre loro con un pareo sulla testa per schermare la luce lavorano al computer. Mi sveglio alle 15,00 quando hanno appena finito di selezionare le foto, ridurle e preparare le 6 e-mail che invieremo appena possibile.
     Rientriamo alla pensione ed assistiamo al funerale della nonna anziana morta nella vicina casa. Ci prepariamo per andare alla casa del Presidente dell’associazione Biosfera nonché guardia municipale, ma non c’è nessuno disponibile per accompagnarci perché sono andati tutti al funerale. L’attesa è lunga ed inutile, alle 17,00 i ricercatori vanno alla posta per inviare e-mail, riescono a fare un collegamento WiFi ma solo vicinissimi all’ufficio postale che oggi è chiuso, arriva uno scroscio di pioggia e devono scavalcare le chiusure e rifugiarsi sotto la veranda dell’ufficio, il collegamento è molto lento e riescono ad inviare solo alcune e-mail con foto, non dal provider MANA ma tramite un sito italiano di uno dei ricercatori, poi alle 19,00 la batteria del computer si scarica e devono rientrare in pensione.
     Cena con: pesce fritto e gratinato con patate e formaggio, le penne avanzate dal pranzo, una ottima insalata di carote, cetrioli, pomodori e lattuga, per dessert macedonia in scatola. Beviamo un buon vino comprato dai ricercatori in aeroporto a Parigi prima della partenza per la Polinesia. Finito la cena io leggo la mano alla mia ricercatrice, una della tante mie facoltà dormienti che pratico solo per le persone a me molto care, poi una breve passeggiata e poi alle 21,30 tutti a letto.
(FOTO MNLG - Ricercatore pesca in laguna una Lambis truncata)

Libero Gatti