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Spedizioni Scientifiche Malacologiche Inventario Malacologico degli Atolli della "Riserva Biosfera di Fakarava" Arcipelago Tuamotu - Polinesia Francese - Oceano Pacifico
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torna alle cronache polinesiane
31 dicembre 2008 ventinovesimo giorno – Fakarava.
Stamattina all’ufficio postale sono riuscito a fare un collegamento WiFi inviando e scaricando e-mail, poi con l’aiuto dei ricercatori ho scaricato l’antivirus con più di un’ora di collegamento.
Squilla il Vinì, è mio figlio Giovanni dall’Italia che mi da gli auguri di buon anno e mi chiede tante cose. Dopo 40 minuti mi richiama mentre sono nella sede della Biosfera, sento poco e male, capisco solo una parola ogni 3, comunque riesco a comunicare le cose importanti. Arriva la Signora Polinesiana con le conchiglie congelate di Niau ed Aratika, e subito dopo un simpatico Signore che è l’unica guardia municipale di Fakarava con uniforme e furgoncino della polizia nuovo nuovo, sul quale spiccano le scritte sulle fiancate laterali e le sirene con i lampeggiatori sul tettuccio. Il Signore che si presenta con tutti i suoi nomi e cognomi, Tshonfd Ayee Cyrille Cahirivairau, è anche il Presidente dell’Associazione che collabora nella gestione della Riserva Biosfera. Mi dice che è appena rientrato da una lunga vacanza dalla Nuova Zelanda, e parlando mi accorgo che è una persona molto gentile che si mette subito a nostra disposizione.
Nel furgoncino della polizia carichiamo, tutti i bagagli ed i cartoni da depositare nel Farè della Biosfera che è ancora senza energia elettrica, ed anche i tre ricercatori nel retro del furgoncino come se fossero prigionieri appena arrestati. Il Presidente si ferma vicino al negozio dove acquistiamo cose da mangiare per 30 euro, proseguiamo verso sud sino alla pensione Hawaiki dove prenoto il cenone per noi 4, poi per 3 km. sino alla casa del Presidente situata sulla laguna. Subito ci mette a nostra disposizione un bungalow fornito di acqua ed energia elettrica.
Appena entrati ci porta un tavolo e delle sedie, stacca 4 noci di cocco da bere da un palma bassa e ci lascia un enorme coltellaccio per aprirli. Il Presidente ci accompagna alla nostra pensione a prendere alcune attrezzature poi al Resort Maitai Dream a recuperare le conchiglie dal congelatore, ritorniamo al bungalow e con difficoltà iniziamo a montare la pompa con tubi, pistole ad acqua e prolunga. Il ricercatore maschietto ha la brillante idea di usare un secchio appesantito da un blocco di corallo come base per la pompa ad immersione per evitare di aspirare sabbia, un ramo secco ed il manico di uno spazza foglie per tenere fermi tubo e filo elettrico che lego ad una foglia di palma, una prolunga sino alla presa di corrente nel bungalow; dopo un paio di tentativi la pompa e le pistole funzionano ma la pressione è bassa. Iniziamo a lavare qualche conchiglia e decido che è meglio dividere le conchiglie in grandi da cui estrarre subito i molluschi e piccole da ricongelare e pulire in seguito in Italia. Mentre estraggo molluschi ed opercoli, gli altri 3 ricercatori si occupano delle sabbie, setacciando e selezionando conchiglie e allontanando i frammenti di corallo, e prendendo anche dei campioni di sabbie per studiarle in laboratorio.
Alle 13,00 festeggiamo il capodanno ora italiana sulla spiaggia della laguna sotto le palme mangiando panini e bevendo birra. Riprendiamo il lavoro e continuiamo sino alle 17,00, rientriamo nella pensione accompagnati dal Presidente, io seduto davanti e gli altri 3 ricercatori sempre caricati nel retro del furgoncino della polizia sempre come se fossero stati appena stati arrestati.
Doccia e preparativi per il cenone di fine anno. Aspettiamo invano il padrone della pensione Hawaiki che doveva venire a prenderci alle 19,00. Rientra la ricercatrice dalla messa e tutti e 4 ci facciamo accompagnare dal padrone di casa sino al Hawaiki. Una grande sala da pranzo con una cinquantina di turisti ed anche indigeni seduti in vari tavoli, per noi un tavolo da 4 riservato. Prendiamo aperitivi alcolici, poi con calma ordiniamo ed il ricercatore maschietto chiede anche le tagliatelle che poi non mangia. Arrivano le sei pietanze quasi tutte insieme, beviamo il vino che ho acquistato in aeroporto a Parigi prima di partire per la Polinesia che è ancora molto buono anche se ha avuto tutti i problemi di viaggio sia aereo che navale. Una orchestra suona ed una cantante stonata ci rompe i timpani, purtroppo non c’è il gruppo di ballerini e cantanti polinesiani perché è morta una nonna anziana dei nipoti che dovevano tenere lo spettacolo, quindi sono tutti in lutto. Restiamo ancora sino quasi alle 23,00 poi facciamo una passeggiata di più di un km. per rientrare in pensione. Io sono stanco e vado subito a letto, metto i tappi di cera nelle orecchie e dormo saporitamente.
(FOTO MNLG - Libero Gatti davanti all'Ufficio Postale di Fakarava.)
Libero Gatti
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