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torna alle cronache polinesiane
27 dicembre 2008 venticinquesimo giorno – Toau.
Sveglia alle 2,30 per un forte bruciore al gomito sinistro, una puntura di nonò (un fastidioso insetto polinesiano) o di una piccola formica. Resto sveglio, mi alzo per i miei bisogni fiosiologici e ritorno nel bungalow provando a riaddormentarmi. Sogno mia madre, la Baronessa Elvira Marincola Cattaneo, poi il bel sogno cambia e diventa un incubo così mi sveglio alle 4,30 per poi riaddormentarmi e svegliarmi definitivamente alle 5,40 con il canto dei pochi galli di questo atollo. Mi vesto e spruzzo antizanzare sulla pelle scoperta, vado al molo e sotto il motoscafo vedo che i pesci rossi sono aumentati. Prima colazione e subito dopo in motoscafo per raggiungere il motù di fronte dopo la passe. Facciamo il giro del motù, una prima ricerca nella laguna sollevando blocchi di corallo madreporario, una seconda ricerca infruttuosa sulla barriera, una terza ricerca a riva nel bagnasciuga. La ricercatrice raccoglie le conchiglie spiaggiate, mentre io raccolgo un sacchetto di sabbia. Alle 11,00 ritorniamo nei bungalow. Inizio subito la compilazione delle schede ricerca, ma arriva l’equipaggio di un peschereccio a distrarmi, poco dopo mi chiamano per il pranzo, siamo in 16 e ci sono sulla lunga tavola molte cose: riso bollito, pesce crudo con salsa alla mostarda, un preparato elastico tipo surimi fatto in casa e utilizzato per farne ripieno di pomodori e melanzane ed anche delle specie di polpette, cosce di pollo arrostite sui cocci bruciati, pesce pappagallo arrostito, altri pesci arrostiti che non ho assaggiato, dessert di macedonia in scatola con una crema rosa fatta in casa. Continuo a compilare le schede ricerca e con l’aiuto dei ricercatori selezioniamo, contiamo e mettiamo in bustine minigrip le conchiglie scelte, lo scarto delle conchiglie con i molluschi viventi in una grande busta che rimetteremo in mare sulla barriera. Alle 14,00 una pausa, io mi sdraio sul letto e mi addormento profondamente per due ore facendo piacevoli sogni. Mi sveglio alle 16.00, ci avvertono che uccideranno un maiale, ma le mie ricercatrici non vogliono ne vedere ne sentire, quindi propongo una passeggiata nella cocoteraia alla ricerca dei Melampus. Partiamo ma ci dobbiamo rifugiare sotto un albero dalle grandi foglie per proteggerci dalla pioggia che per nostra fortuna dura solo pochi minuti. La passeggiata si trasforma in una avventura nella giungla perché è difficile trovare un varco nella fitta vegetazione per arrivare sulla riva della laguna. Finalmente troviamo un passaggio tra gli arbusti, ma ci sono poche conchiglie di Melampus, invece io ed il ricercatore entriamo nell’acqua bassa e troviamo delle interessanti conchiglie sollevando i blocchi di corallo morto. Rientriamo nei bungalow alle 18,00 quando ormai il maiale è stato ucciso e macellato. La padrona della pensione ci avverte che la cena stasera sarà alle 20,00 perché hanno avuto problemi con il generatore di corrente e di conseguenza non hanno potuto cucinare. Nel mio bungalow scrivo appunti per il diario di bordo. Alle 19,50 mi chiamano perché è pronto in tavola per la cena: spezzatino di maiale con salsa di soia, altro spezzatino con fegato e salsa di ostriche buonissimo tanto che faccio il bis, riso bollito, uova sode, asparagi e mais in scatola, carote lessate a dadini, poi per dessert macedonia di banane e manghi ed anche un dolce al cocco. Tutti vanno a dormire, io resto solo sul pontile a guardare le stelle e smetto appena vedo la prima stella cadente. I pescatori del bonitier se ne sono andati da una mezz’ora e tutto sembra tranquillo ma dopo pochi minuti dal bonitier puntano un potente faro verso di noi e suonano ripetutamente la sirena, certamente hanno un problema ed il figlio della padrona della pensione, nonostante il buio, parte in motoscafo e raggiunge il bonitier. Sono le 22,00 ho sonno e me ne vado a letto, domani chiederò quale era il problema.
(FOTO Sergio Andò- Toau: raccolta sulla barriera)
Libero Gatti
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