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torna alle cronache polinesiane
domenica 14 dicembre 2008 dodicesimo giorno - Fakarava.
Resto tutta la notte nel dormiveglia sino alle 4,30 di stamattina quando due galli si sfidano a colpi di chicchirichì vicino al mio bungalow. Impossibile riaddormentarmi, mi alzo e mi vesto per evitare punture di zanzare, spruzzo antizanzare sulla pelle scoperta, scrivo qualche nota sul diario di bordo. Continuo il lavoro con la sabbia. Alle 9,30 provo a chiamare il mio amico di Tahiti sul vinì, mi risponde il figlio dicendo che lo andrà a cercare. Dieci minuti di attesa e poi dice che non c’è. Vado alla ricezione dove trovo il Truk pronto a partire, mi dicono che probabilmente i due ricercatori italiani del primo gruppo arriveranno nel pomeriggio, in ogni caso se arriveranno questa mattina mi avvertiranno per telefono. Ritorno al bungalow, fa caldo ed il sole è cocente, stendo in veranda due teli di plastica e spargo le sabbie ad asciugare, fa caldo anche all’ombra, mi sdraio sul letto con l’elicottero (ventilatore a soffitto) al massimo. Dopo poco squilla il telefono ed è il mio amico di Tahiti che mi conferma che l’aereo è per il pomeriggio e che lui andrà a cercare i due ricercatori italiani per consegnare il sacchetto con le pile. Con molta pazienza cerco tra le sabbie oltre i 5 mm le poche conchiglie che ci sono. Ogni tanto vado in veranda a smuovere la sabbia per farla asciugare meglio. Passa in bicicletta una impiegata della ricezione, è carina e simpatica, la invito a fermarsi… ma solo per vedere le conchiglie…, si ferma solo per 5 secondi dicendo che deve andare non so dove con urgenza, ritornerà forse più tardi, dopo arriva la donna delle pulizie obesa e brutta, preferisco mandarla via lasciando il bungalow in disordine. Si alza un piacevole venticello che fa stormire le foglie di palma da cocco, un rumore piacevole e tutto diverso da quello del vento tra gli alberi in Italia. Questo fruscio mi concilia il sonno, mi addormento e dormo saporitamente per più di due ore recuperando così il sonno perduto questa notte. Inizio ad avvolgere le varie cose con millebolle per inserirle nello zaino e borsone. Squilla il telefono ed i ricercatori italiani mi confermano che ci sono ancora problemi con Air Tahiti, sono in lista d’attesa e non partono oggi, domani dovranno pagare il biglietto intero e non a tariffa ridotta, consiglio di insistere magari tramite l’aiuto del mio amico di Tahiti che dovrebbe arrivare in aeroporto. Alle 15,30 squilla il telefono ed è il mio amico polinesiano che ha i ricercatori italiani, mi conferma i problemi dei posti sull’aereo, quindi la partenza è rinviata. Il mio amico di Tahiti, rispettando le tradizioni polinesiane, mi dice che ospiterà i due ricercatori italiani a casa sua e domani risolverà il problema… questa è la Polinesia… tutto incerto ed approssimativo sino all’ultimo minuto!!! Ora dovrò cambiare parte o tutto il programma. Non mi arrabbio per non compromettere il mio scassatissimo cuore, un poco di respirazione yoga e mi tranquillizzo, cerco sempre di più di adattarmi con il modo di vivere polinesiano. Provo a telefonare alla polinesiana ma il suo telefono è sempre occupato. Per distrarmi continuo a sistemare la sabbia, alle 18,05 il sole è al tramonto, vado sulla spiaggia a godermi il panorama, il sole sembra più grande del solito, magnifico colore arancione, aspetto il raggio verde ma mi distraggo, lo vedrò una altra volta. Le poche nuvole si colorano di rosso è un momento magico.
Mi spruzzo l’antizanzare e vado alla ricezione del Maitai, per fare un collegamento WiFi ed inviare a mio figlio Giovanni la mail con il mio racconto giornaliero che sarà inserito sul sito del Museo www.mnlg.it per documentare le mie ricerche durante il loro svolgimento. Poi un’ottima cena ed una breve passeggiata sul pontone, sotto i proiettori i soliti pesci rossi e alcuni vermocani lunghi dai 15 a 25 cm, nuotavano e si contorcevano come serpenti a pelo d’acqua, non sono sicuro ma forse si stavano riproducendo stimolati dalla luna piena. Adesso la marea sta calando, mi cambio e vado sulla barriera a cercare conchiglie con la torcia. Una bellissima ricerca, luna piena molto luminosa e tante stelle ancora visibili con Orione luminosissimo, marea molto bassa, niente vento, molte conchiglie, le tre torce hanno funzionato bene, oceano quasi calmo anche se ogni tanto un’onda più grossa frangeva sulla barriera inondando tutto di schiuma bianca, ho visto alcune murene piccole lunghe circa 1 metro, ho incontrato granchi multicolori, pesci intrappolati nelle pozze di marea, mi sono divertito moltissimo, sono contentissimo. Questa laguna di Fakarava ha un habitat meraviglioso con ricchissima biodiversità.
Sono rientrato felice nel bungalow a mezzanotte, spedisco la mail e mi addormento subito. Comincio a sognare
Libero Gatti
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