Spedizione Scientifica Malacologica
Inventario Malacologico degli Atolli
della "Riserva Biosfera di Fakarava"
Arcipelago Tuamotu - Polinesia Francese - Oceania


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Luca TRINGALI

Sono nato a Roma nel 1963, il giorno della Befana.
Titolo di studio: Diploma di Pianoforte Principale.
Occupazione: consulente musicale alla Società Italiana Autori ed Editori (SIAE).

L’interesse per le scienze naturali nasce nei primi anni di vita quando, vivendo in un villino circondato da un giardino magnifico, preferivo cercare insetti e lumache piuttosto che giocare a palla con gli amici. Il gioco da bambini si è nel tempo trasformato in un gioco da adulti: collaboro da circa trent’anni con la Società Romana di Scienze Naturali (SRSN), un’istituzione locale che si occupa principalmente di ricerche faunistiche nel bacino del Mediterraneo e nel Vicino e Medio Oriente. Ho partecipato a numerose missioni di ricerca, sia con il personale della SRSN, sia in proprio (Italia, Grecia, Cipro, Tunisia, Oman, Madagascar), per studiare le faune più diverse, soprattutto scorpioni, anfibi, rettili, chirotteri e, last but not least, molluschi terrestri, acquadulcicoli e marini. Forse qualcuno si chiederà cosa c’entra la musica con la biologia, e la risposta più immediata è: assolutamente nulla; ma in realtà, a mio avviso, entrambe si basano sullo stesso concetto fondamentale: la variabilità. Nella musica esiste una forma musicale, quella delle Variazioni su un Tema, nella quale su una melodia data si costruiscono tanti brani diversi (le variazioni appunto) che differiscono in ritmo, velocità, armonia, e infiniti altri elementi; sempre in musica, inoltre, ciò che rende interessante l’ascolto di uno stesso brano è il modo in cui interpreti diversi, o lo stesso interprete, lo suonano (più veloce, più lento, più forte, meno rallentato…); e nella biologia la genetica ci insegna che non esiste, non è esistito e non esisterà mai un organismo uguale ad un altro, anche all’interno della stessa specie. Variabilità, varietà, variazione, quindi diversità e somiglianza: in due parole sorpresa e meraviglia di fronte a tutto quello che la vita ci riserva.
Come sorprendente e meraviglioso è stato per me l’incontro con Libero che, nel febbraio del 2009, appena conosciuti, ha accettato la richiesta di una mia partecipazione alle ricerche sulla malacofauna della Riserva della Biosfera di Fakarava. Il suo entusiasmo, la sua competenza, la sua semplicità, la sua capacità organizzativa hanno reso facile questo impegno che, a guardar bene, è tutt’altro che semplice: il censimento delle specie viventi dei molluschi che popolano sette atolli remoti e semi disabitati. Io sono pronto, dopo due indimenticabili (e produttivi) viaggi, a ripartire alla volta delle Tuamotu, e tu, caro Libero, spero proprio che non ti pentirai di avermi stretto nel tuo grande abbraccio, insieme agli altri partecipanti a questa splendida avventura.